International Vegetarian Union | |
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Sezione 3: "Carne" e "pesce"
Vivere vegan vuol dire rifiutare tutto quello che deriva dallo sfruttamento e dalla sofferenza degli animali. Questo include, oltre a carne e pesce, anche latte, uova, pelle, lana... Oltretutto la quasi totalità dei prodotti animali (carne, latte, uova...) in vendita proviene da allevamenti intensivi, dove gli animali sono rinchiusi senza nessun rispetto per le loro esigenze fisiologiche ed etologiche, con il solo scopo di raggiungere la massima produttività nel minor tempo possibile. Fino al momento dell'uccisione, in quelle macabre "catene di smontaggio" che sono i macelli. La morte degli animali è preceduta dal trasporto lungo ed estenuante fino al mattatoio: stipati nei camion, senza potersi muovere, bere o mangiare, arrivano a destinazione in gravissime condizioni di stress, spesso così debilitati da non riuscire nemmeno ad alzarsi.
Gli alimenti di origine animale costano vere e proprie ecatombe. Non penso che una persona sensibile ai problemi della sofferenza negli animali di laboratorio possa rimanere insensibile al trattamento crudele cui sono sottoposti gli animali di allevamento. Anche la pratica della macellazione risveglia un senso di ripugnanza.
No al pesce I pesci hanno un sistema nervoso complesso e come gli altri animali provano piacere e dolore. La loro morte, sia che vengano pescati in mare o provengano dagli allevamenti, avviene per soffocamento: una sofferenza lunga e atroce che non viene tenuta in nessuna considerazione. Anche se i pesci non possono gridare il loro dolore come fanno molti mammiferi terrestri, questo non toglie che essi soffrano e siano animali coscienti. Questo è quanto concludeva nel settembre del 1996 il "Rapporto sul benessere dei pesci d'allevamento a cura del Consiglio per il benessere degli animali d'allevamento" su consultazione del Ministero dell'Agricoltura inglese: "L'evidenza scientifica (...) mostra chiaramente che
il termine 'stress' è sicuramente rilevante per quanto riguarda
i pesci e che le modalità secondo le quali lo stress si manifesta
in essi sono estremamente simili a quelle dei mammiferi. |
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Queste pagine sono state create nel novembre 2001 da Marina
Berati